La Fondazione Fratelli Bona nasce dalla volontà e dalle donazioni disposte dai Fratelli Bona fu Benedetto di Capo di Ponte con lo scopo, concretizzatosi negli anni ‘30/’31, di realizzare una struttura assistenziale.
Ispiratrice di questa istituzione presente sul territorio del piccolo comune di Capo di Ponte fu inizialmente la Sig.na Angelina Bona, maestra, deceduta nel 1923, che nel testamento lasciava queste disposizioni: “del mio poco patrimonio dispongo se possibile erigere nel paese un piccolo ricovero per gli infermi poveri…” Un anno dopo, nel 1924, sopraggiunse la morte del fratello di Angelina, il Dott. Vittorino Bona, il quale accogliendo il desiderio dell’amata sorella, dispose che erede universale divenisse un altro fratello, il Sig. Giacomo Bona, il quale, fatto salvo l’obbligo di garantire un assegno annuo al fratello sacerdote don Giuseppe Bona, avrebbe impiegato il capitale in modo da favorire il più presto possibile la costruzione in Capo di Ponte, del Ricovero tanto desiderato dalla sorella Angelina.
Fu così che il sig. Giacomo Bona, cassiere della Società Adamello di Edolo, si trovò ad amministrare i lasciti dei fratelli, in vista di realizzare e far vivere la Casa di Riposo, vagheggiata da Angelina e voluta da Vittorino. Giacomo Bona fu un fedelissimo esecutore delle volontà dei fratelli, così che nel 1929 acquistò il terreno che, essendo collocato in posizione amena e non lontano dal paese, fu ritenuto adatto per la costruzione del Ricovero, ben presto divenuto realtà.
Terminato nel 1931, fu eretto come Ente Morale nel 1932 ed inaugurato nel maggio dello stesso anno, attribuendogli il nome di “Istituto Fratelli Bona fu Benedetto”.
Le finalità sono state chiare fin dall’inizio: “Provvedere ad accogliere ed assistere le persone anziane ed inabili, in particolare i più bisognosi ed i più abbandonati ed offrire loro la più ampia assistenza, non solo materiale e sanitaria, ma precipuamente l’assistenza morale e religiosa di cui hanno necessità coloro che più hanno sofferto e più soffrono per essere inabili o soli”. Per questo fu adibita a cappella per la celebrazione dell’Eucarestia, una parte della casa, furono chiamate a gestire la struttura le Suore Comboniane, fu garantita la presenza di un sacerdote per la Messa e gli altri Sacramenti.
Le volontà dei fondatori si possono riassumere sinteticamente in questa affermazione di Giacomo Bona: “Raccomando caldamente che caratteristica del Ricovero Bona sia la CARITA’, la vera carità che non conosce confini e che sa tanto comprendere e tanto perdonare”.
A queste volontà, espresse nei loro testamenti, si sono attenuti tutti i fratelli Bona, compresi Giacomo Bona e don Giuseppe Bona, che al momento della morte avvenuta rispettivamente nel 1962 e 1964 hanno indicato come eredi universali i bisognosi dell’Istituto Fratelli Bona in modo che l’istituzione da loro fondata continuasse ad avere il fine per cui venne eretta, e non perseguisse scopi diversi.
Nel tempo molte cose sono cambiate in ottemperanza soprattutto alle nuove disposizioni di legge e agli standard assistenziali disposti dalle competenti autorità pubbliche e dall’A.T.S..
Un primo ampliamento della casa è avvenuto negli anni in cui fu presidente Mons. Pietro Federici ed è quello localizzato nel corpo di casa corrispondente alla parte dove è ora ubicata la palestra.
Un secondo ampliamento fu effettuato sotto la presidenza di don Giovanni Simonetti negli anni ottanta, con la costruzione della parte di RSA corrispondente al nuovo salone accanto alla cucina.
Alla luce della nuova situazione legislativa nazionale e regionale L. n. 328 dell’8 novembre 2000, D.Lgs. n. 207 del 4 maggio 2001 e L.R. n. 1 del 13 febbraio 2003, l’Ente decide per deliberazione del Consiglio di Amministrazione di trasformare la sua natura giuridica da I.P.A.B a Fondazione di diritto privato senza scopo di lucro in ossequio alla volontà dei fondatori, mantenendo per quanto possibile le originarie finalità e dandosi un nuovo statuto approvato dalla giunta regionale con atto n° 16880 in data 26/03/2004.
Dopo un progetto di ristrutturazione ed ampliamento iniziato nel 2004 sotto la Presidenza di Don Francesco Rezzola e portato a termine nell’anno 2007, la FONDAZIONE FRATELLI BONA – ONLUS ottiene, in data 15/10/2007, dalla Regione Lombardia l’autorizzazione definitiva al funzionamento per n. 40 posti accreditati ed n. 1 posto in sollievo.
Nell’anno 2010 sotto la presidenza di Don Faustino Murachelli, la Fondazione elabora l’ultimo progetto di riqualificazione della struttura con la previsione del recupero del sottotetto della struttura una volta adibito ad abitazione delle suore Comboniane che per quasi 50 anni hanno prestato il loro servizio presso la comunità di Capo di Ponte.
Il 21 marzo 2011 l’opera si conclude con il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento da parte dell’Asl Vallecamonica-Sebino consentendo così alla struttura di poter ospitare 47 ospiti (capacità ricettiva massima 47 posti autorizzati) di cui 40 accreditati e contrattualizzati e 7 autorizzati in regime di sollievo.
Nell’anno 2014 attraverso il progetto di Animazione Territoriale di Vallecamonica la Fondazione ha attivato dei servizi domiciliari a supporto degli anziani in difficoltà. Tale progetto ha portato alla concretizzazione delle attività legate al servizio R.S.A. Aperta in collaborazione con l’A.T.S. della Montagna.
Il 09 agosto 2019, terminato l’ampliamento strutturale che ha visto la riqualificazione degli spazi comuni della RSA, viene attivato un nuovo nucleo di degenza al piano primo con una capacità ricettiva di 10 posti letto.
Capacità ricettiva totale: 57 ospiti
Posti letto accreditati a contratto: 40
Posti letto autorizzati (Sollievo): 17